Trabacolo
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Il Trabaccolo è una barca tipica dell’Adriatico, già presente nel 1700, fu immortalata nelle opere del Canaletto, Bellotto, Guardi a Tironi. Nel corso dei secoli, fu successivamente riadattata, nel 1800 assunse forma e struttura che attualmente conosciamo. Il Trabacolo ha una morfologia piuttosto tondeggiante in tutte le sue dimensioni compreso il fondo, ha chiglia continua, prua e poppa piene, interamente pontato, con capace stiva centrale.
La particolarità più evidente, sono i grandi occhi a prua chiamati occhi di cubia, questa imbarcazione poteva superare anche i 25 metri di lunghezza ed avere una portata di 150 tonnellate (15 Vagoni). Nella versione tipica, erano presenti due alberi armati con vele al terzo o al quarto più il boma, poteva avere anche un bompresso mobile con polacconi scorrevoli. La particolare disposizione delle vele, con la vela maestra a sinistra e quella di trinchetto a destra, veniva, appunto, chiamata a “trabaccolo”. Dipinto in bicolore "colori forti", con vele tipicamente tinta ocra e marrone e non particolarmente decorate “la decorazione delle vele è tipica del bragozzo”. Fu utilizzato prevalentemente ad uso mercantile nelle rotte commerciali con la Jugoslavia, degna di nota è l’utilizzo del Trabacolo come nave da guerra, durante la seconda guerra mondiale “ 4 trabaccoli della classe “Foca” furono armati ciascuno con un grosso cannone navale da 152,40 mm”, fu inoltre utilizzato per il trasporto delle truppe. Ad oggi pochi esemplari risultano ancora navigare, uno in particolare è visibile alla Punta della Dogana a Venezia “Il Nuovo Trionfo”
Si ringrazia il Sig Sambo Violante conoscuto con il nome di NINO