Il San Paolo Stigmatizzato di Vittore Carpaccio
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- Creato: Martedì, 31 Marzo 2020 23:36
Il S. Paolo di V. Carpaccio, firmato e datato 1520, è sicuramente uno dei dipinti più importanti presenti nel territorio clodiense. Non si conosce la data precisa di collocazione nella chiesa di San Domenico a Chioggia, sicuramente non coincide con la datazione del dipinto. Il primo documento che attesta con certezza la presenza del dipinto a Chioggia è la guida della città stampata nel 1783, mentre è ignota la data precisa di collocazione nella chiesa di San Domenico. L’iconografia è assai interessante e inedita nel repertorio di questo santo, che nel dipinto in questione si presenta raffigurato con la spada sollevata nell’atto di indicare con il dito della mano destra una ferita sul costato e con la mano sinistra mantiene un libro aperto in cui si leggono le seguenti frasi : “vivo iam non ego vivit in me Christus” e “stigmata Jesu Christi in corpore meo porto”. Opera di notevole qualità esecutiva, della piena maturità del maestro, che fa ritenere ad autorevoli studiosi una committenza veneziana del dipinto; visto le condizioni di estrema povertà della popolazione chioggiotta e in particolar modo il convento domenicano della stessa città nel 1520, che non potevano sicuramente sborsare una cifra, che doveva essere molto ingente dato che il Carpaccio in quella data era un pittore assai noto e ben pagato.
Sandro Varagnolo